“Sempre il moto dell’uccello deve essere sopra alle nuvole, affinché l’ala non si bagni, e per scoprire più paesi, e per fuggire il pericolo del rivolgimento dei venti fra le aperture dei monti, i quali sono sempre pieni di gruppi di vortici. E oltre a dire questo, se l’uccello si voltasse sotto sopra, tu hai largo tempo per rivoltarlo in contrario, con gli ordini già dati, prima che esso ricada sulla terra.”
Da Leonardo da Vinci ‘Codice sul volo degli uccelli’ (originale conservato nella Biblioteca Reale di Torino), trattato sul volo, sul progetto della macchina per volare e relativo manuale di pilotaggio, scritto dal Maestro, in italiano rinascimentale con la sua ‘scrittura segreta’ nell’anno 1505.
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Nato come aereo da caccia fu il primo aereo operativo USA capace di velocità supersonica in volo orizzontale (aprile 1953, pilota collaudatore George Welch).
Ala con freccia di 45 gradi, ebbe una difficoltosa messa a punto con episodi di incidenti.
In servizio operativo nel 1955 (record velocità 1323 km/h, pilota Col. Horace Hanes) fino al 1980.
Con il nome “Supersabre” il North American F 100 voleva affermare la sua derivazione dal Sabre F86 aereo da caccia della stessa North American, aereo allora di maggior successo nell’impiego dell’USAF con un curriculum di assi che si affermarono nei combattimenti in Corea contro i Mig 15 di costruzione russa pilotati da coreani (e cinesi), Mig 15 peraltro assolutamente equivalenti al Sabre, se non superiori, nelle prestazioni e nell’armamento.
Per disporre della spinta necessaria a raggiungere la velocità supersonica in volo orizzontale il Supersabre disponeva di un motore a reazione con postbruciatore (dispositivo di ulteriore combustione posto a valle della turbina)Pratt & Whitney J 57, le cui dimensioni comportavano una forma della fusoliera piuttosto “possente” , che con la presa d’aria a forma ellittica asimmetrica ed asse maggiore orizzontale conferiva la caratteristica slanciata personalità visuale all’F 100 Supersabre, completata dalla lunga sonda portastrumenti sporgente da sotto il muso dell’aereo con inclinazione verso il basso.
Degno di nota il fatto che gli alettoni, cioè le parti mobili necessarie per la rotazione dell’aereo sull’asse longitudinale (rollio) non si trovavano come normalmente avviene nel bordo di uscita verso l’estremità dell’ala, ma nella parte media, quindi riducendo lo spazio ove solitamente vengono collocati i flaps: questi ultimi pertanto erano integrati dagli “slats” lungo il bordo d’attacco.
L’illustrazione si riferisce all’esemplare variante D denominato “stinger” in servizio con il 35th Tactical Fighter Squadron dell’8th Tactical Fighter Wing di base ad Itazuke, Japan 1960.
La variante D è riconoscibile osservando il bordo di uscita delle ali con andamento di una linea spezzata conseguente ad un ampliamento della superficie alare in corrispondenza dell’incastro con la fusoliera. Altro particolare che distingue la “D” sono la presenza sul bordo di attacco alare di “paratie antiscorrimento” a contrastare la formazione di moti vorticosi degli strati d’aria lungo il profilo alare e quindi evitare perdite di portanza dell’ala.
La versione “D” del “supersabre” poteva essere rifornita di carburante in volo disponendo di una sonda posta alla radice dell’ala destra e con andamento rettilineo (come nell’esemplare illustrato) poi modificato con forma di una Z stirata per rendere più agevole le manovre per il rifornimento.
Hand-printed in Urbino, Italy, 2018. Print is signed and numbered by the artist. Sold unframed, please allow two weeks production and shipping time.
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Edizione limitata autografata
FINE ART Edition No. 1-75
Francesco Magnanelli
NORTH AMERICAN AVIATION F 100 D SUPERSABRE (USA), 2001
Pigment print on Canson Infinity, 310gr.
40×50 cm. / 15.7×19.6 in. Paper
Signed by Francesco Magnanelli
Accompanied by a AIMagazinebOOks Certificate of Authenticity
| Dimensioni | 40 × 50 cm |
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