Ideato dalla matita sempre innovativa di Jack Northrop (in quel periodo progettò il B 35 ed il B 49, bombardieri rivoluzionari ad “ala volante” cioè formati dalla sola ala, efficienti ma troppo rivoluzionari per essere presi in considerazione per l’impiego operativo, mentre oggi riscuote il pieno successo con il B 1)
Primo volo nel 1948 in servizio dal 1950 al 1969; la versione H, in cui l’armamento era costituito da missili guidati, dal 1956.
Intercettore puro, cioè destinato unicamente alla difesa da attacchi aerei, era dotato di apparecchiature, ubicate nel lungo muso, di guida radar automatica per condurlo alla distanza di attacco: il pilota, quindi, non aveva bisogno di vedere il bersaglio e l’aereo veniva condotto per la rotta più breve possibile.
Equipaggio formato da pilota e da navigatore posti in tandem e spinta fornita da due motori del tipo Allison J35 A13 nelle prime versioni e del tipo J 35 A 35 con post bruciatore nella versione H.
Il J 35 fu il primo motore statunitense con compressore a flusso assiale quindi dalla sezione trasversale assai ridotta rispetto ai motori a flusso centrifugo, fatto che permise di posizionarli affiancati sotto la fusoliera.
Le ali si trovavano a livello medio con grandi serbatoi cilindrici alle estremità e la combinazione visuale con i timoni posti in posizione elevata conferivano all’aereo quella architettura decisa e caratteristica per a curva verso l’alto, analogo a quello di uno scorpione: all’immagine contribuì la verniciatura completamente nera del prototipo e l’F 89 ebbe il nome “scorpion”.
Proprio la posizione dei motori bassa sul terreno causò diversi grattacapi per l’aspirazione di detriti dalla pista, al punto che si parlò di “aspirapolvere più grande del mondo”
Di grandi dimensioni per un aereo da caccia (lunghezza m 16,40, apertura alare m 19,69, quasi il doppio di altri caccia dell’epoca) disponeva di grandi freni aerodinamici (quanto portoni di un garage, dicevano i piloti) : un pilota che tentò di intercettare un piccolo aereo a bassa quota aprì i freni e…si ritrovò sul terreno!
Nell’illustrazione un esemplare con la tinteggiatura rossa ad alta visibilità per il servizio in zone artiche, con il carrello per l’avviamento dei motori pronto per essere collegato.
Hand-printed in Urbino, Italy, 2018. Print is signed and numbered by the artist. Sold unframed, please allow two weeks production and shipping time.
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